Stress è un termine il cui utilizzo difficilmente permette al soggetto di fruire della sua verità. E’ stato Jacques Lacan ad indicarci l’importanza fondante della lingua che offre la possibilità alla persona di riconoscersi o di non riconoscersi in quanto soggetto. E’ quindi solamente attraverso il linguaggio che il soggetto verrà a costituirsi in quanto tale, dicendosi non “tanto per dire”, bensì onorandosi attraverso l’espressione del proprio pensiero.
A volte è possibile usare il linguaggio in modo sgradevole: “…queste sono solo parole: sono i fatti che contano!”. La frase che caratterizza tutta l’ignoranza di un individuo che non sa ancora cogliere l’amore, cioè il lavoro, e non può che rimanere fermo, accecato dalle proprie credenze.
Dire “stress” dunque è un modo superficiale per fare diagnosi affrettate e per non prendere in carico la questione della propria storia.
E’ una modalità per semplificare tentando di lasciare le cose come stanno, scegliendo facili soluzioni come quelle psico-farmacologiche che avvolgono come una pellicola la persona e non permettono di accedere alla propria verità per chiudere serenamente i conti con il proprio passato.
Ancora oltre si tratta di non riconoscere l’aspetto giuridico del dire, per coprire l’angoscia con una terminologia che conduce a situazioni oggettive ed organiche.
E’ una risposta del corpo ad un comando imposto dalla stessa persona al proprio organismo: “mi sono chiesto troppo!”. Nella patologia c’è sempre astio e rancore,è sempre guerra, ma non lo si vuole ammettere, perché ci sono “cause giuste!”. La parola stress non permette di vedere l’angoscia camuffandola in situazioni specifiche nelle quali la persona può continuare a contarsela e cantarsela come crede, oggettivizzando.
Ma cosa c’entra la storia (di ciascuno) con il fatto che ho avuto una giornata pesante?
Tantissimo: talmente tanto che si spendono enormi energie per tenere sepolta la propria storia: Freud le ha chiamate rimozioni.
Usare il linguaggio a vanvera, con teorie che presuppongono qualcosa, significa abbandonarsi a prestare fede (a..), che sarà anche più sbrigativo piuttosto che capire, ma toglie al soggetto la possibilità di essere vivo e determinante.
Nota tecnica da tener presente è che, chiunque dica qualsiasi cosa la dice sempre perché ha una sua ragione, foss’anche la più strampalata. E’ grazie a questo convincimento che Freud è riuscito a scoprire la psicoanalisi.